ISTITUTO SANT'ANGELA MERICI SUORE ORSOLINE DI SAN CARLO

Scuola Secondaria di I grado

Attività didattica

L’attività didattica ordinaria si attua attraverso differenti strategie metodologiche nel rispetto degli stili cognitivi e di apprendimento di ciascuno.

Quadro orario

L’orario viene strutturato ponendo attenzione alla distribuzione quotidiana delle materie, all’impegno richiesto e alle esigenze didattiche, tenendo conto delle disponibilità delle strutture comuni (palestra, laboratori, aule specifiche) e dei docenti impegnati in più plessi o scuole.

RELIGIONE CATTOLICA 1*
ITALIANO 6
INGLESE 3
SPAGNOLO 2
STORIA 2
GEOGRAFIA 2**
MATEMATICA 4
SCIENZE 2
TECNOLOGIA 2
ARTE E IMMAGINE 2
MUSICA 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2
TOTALE 30
*1h di RELIGIONE più Esperienze di Pastorale Scolastica
**Nelle classi prime, seconde e terze si predispone un ciclo di 18 lezioni di Geografia, in orario curricolare, in modalità CLIL

Criteri per la formazione delle classi

  • Numero equo di alunni per classe
  • Numero maschi e femmine
  • In caso di gemelli suddivisione nelle due sezioni
  • Equilibrio nella distribuzione dei livelli di partenza
  • Provenienza dalla stessa zona o dagli stessi comuni
  • Colloqui con famiglie e maestre
  • Eventuali richieste dei genitori valutate dal Collegio Docenti

Servizio mensa giornaliero con cucina interna

Il menù viene esposto in bacheca alla Reception.
In caso di allergie o intolleranze alimentari, entro la prima settimana di scuola deve essere consegnato in Presidenza un certificato medico.

Guida allo studio pomeridiano

Lunedì, Mercoledì, Giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30
I Docenti guidano alla gestione corretta dell’uso del diario, all’organizzazione del tempo per lo svolgimento dei compiti assegnati e delle parti di studio; verificano la comprensione e il lavoro svolto; intervengono per chiarire dubbi, correggere, verificare –quando opportuno- gli apprendimenti; si riservano di assegnare esercizi supplementari in accordo con i docenti di classe

I ANNO II ANNO III ANNO
imparare ad usare in modo corretto il diario imparare a gestire il tempo imparare ad organizzare il lavoro. impostare il tempo autonomamente gestire risorse e materiali in modo proficuo imparare a riconoscere le proprie lacune e a porvi rimedio, con l’aiuto dell’insegnante. lavorare autonomamente imparare a verificare e a valutare il lavoro svolto usare strategie di lettura e di apprendimento che agevolino l’assimilazione delle discipline.

Il rendimento dei ragazzi è valutato periodicamente con un giudizio che riflette anche il comportamento tenuto in classe. Le comunicazioni regolari con la famiglia avvengono tramite il Libretto “Guida allo studio pomeridiano”. Si ricorda che per un corretto, sereno ed efficace studio pomeridiano è indispensabile la collaborazione di tutti. I ragazzi sono tenuti al rispetto delle regole al rispetto delle persone ad un comportamento responsabile Qualora da parte degli alunni si verificasse un atteggiamento non disponibile all’impegno nello studio e di non ascolto al docente–guida, si prenderanno provvedimenti immediati e si comunicherà alla famiglia l’opportunità o la non opportunità della frequenza pomeridiana. La scuola dà la possibilità di usufruire del servizio pomeridiano didattico e ricreativo di post scuola dalle 16.30 alle 18.00 per le famiglie che ne fanno richiesta.

Tematiche caratterizzanti

Il nostro modo di far scuola si concretizza nell’attenzione alla crescita integrale di ogni allievo come persona in ricerca e in relazione con se stessa e con gli altri. Per questo, operiamo secondo i tre principi: ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ, ORIENTAMENTO. La Scuola Secondaria di 1° grado, parte integrante di un complesso scolastico che comprende la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria, favorisce:

  • la continuità verticale educativa e didattica
  • l’utilizzo e lo scambio di risorse umane, di competenze professionali, di strutture tra i plessi scolastici
  • la programmazione didattica tra l’ultimo anno della scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado

L’attività didattica ordinaria è programmata dal Collegio Docenti per Unità di Apprendimento sia a livello disciplinare che pluridisciplinare, prevedendo anche attività per “classi aperte“ (momenti laboratoriali in cui due classi parallele si uniscono al fine di favorire l’apprendimento e la socializzazione). Caratterizzano il curriculum formativo triennale degli alunni alcune tematiche sviluppate secondo il criterio della gradualità riguardanti:

  • La conoscenza di sé
  • La dimensione dell’autocritica come capacità di autovalutarsi
  • L’orientamento
  • La maturazione del senso di responsabilità del vivere civile
  • I principali valori etico – religiosi: pace, diritti umani, integrazione–accoglienza delle diversità, difesa, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, naturale, ambientale
  • L’analisi delle varie realtà come approccio alle altre culture
  • Formazione al tema della legalità
  • Formazione all’uso consapevole dei beni
  • L’uso critico degli strumenti mass mediali

Tali tematiche sono i criteri di scelta per le esperienze educativo–didattiche di ampliamento all’Offerta Formativa. L’attività didattica ordinaria si attua attraverso differenti strategie metodologiche disciplinari e pluridisciplinari individualizzate, cioè volte a rispettare i tempi e ritmi di apprendimento di ogni allievo, i suoi registri linguistici (cioè i suoi modi di esprimersi) e i suoi stili cognitivi (cioè i suoi modi di pensare e di conoscere). Il processo di insegnamento e di apprendimento si svolge per tappe:

  • Fase di problematizzazione e motivazione degli argomenti
  • Valutazione diagnostica e individuazione dei diversi stili di apprendimento
  • Fase di ricerca-studio: individuale, per piccoli gruppi, per gruppo-classe o per più gruppi-classe
  • Valutazione formativa
  • Ripresa dei contenuti secondo i principi dell’insegnamento individualizzato
  • Valutazione sommativa quadrimestrale e annuale
  • Piano di inclusività

Orientamento

Nel corso del triennio l’azione educativa-didattica vuol far prendere coscienza allo studente delle capacità - attitudini, stimolare motivazioni ed interessi e far vivere esperienze per operare scelte responsabili in ambito scolastico e sociale. Nelle classi III sono previsti interventi di orientamento sia per gli studenti, sia per le famiglie:

GENITORI DELLE CLASSI TERZE ALLIEVI DELLE CLASSI TERZE
OBIETTIVI CONTENUTI Presa visione degli attuali indirizzi di studio: licei – istituti tecnici – istituti professionali Ricerca, sulla base delle capacità ed attitudini, con i propri figli, l’indirizzo di studio. Conoscenza di sé: stili cognitivi, abilità, attitudini, interessi Conoscenza dei piani di studi degli indirizzi liceali, tecnici, professionali Dialogo e confronto con docenti e/o presidi di scuola superiore; studenti di scuola superiore; professionisti.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO Incontro serale con una psicologa (Centro Cospes) esperta in orientamento scolastico
FACOLTATIVO: Test con il Centro di orientamento Psico-Pedagogico – Salesiani – di Arese. Colloquio della famiglia con la psicologa e con il Coordinatore di classe- (Il costo è a carico delle famiglie)
Incontro in orario curricolare: con studenti di scuola superiore e professionisti Colloqui personali con un docente “tutor” scelto dallo studente
FACOLTATIVO: Test con il Centro di orientamento Psico-Pedagogico – Salesiani – di Arese Colloquio della famiglia con la psicologa e con il Coordinatore di classe.
TEMPI Settembre - Novembre Ottobre - Novembre

Educazione affettiva

Gli studenti in orario curricolare incontrano una specialista per affrontare con gradualità le tematiche della conoscenza di sé (classi I); le relazioni affettive (classi II); affettività e sessualità (classi III).

Piano di inclusione

Bisogni educativi speciali

Nel processo di insegnamento - apprendimento si riconosce la centralità dello studente a partire dalla Scuola dell’infanzia al termine della Secondaria di I grado. I diversi Collegi Docenti, partendo dal PTOF, dalle Indicazioni per il Curricolo e dagli Obiettivi di Apprendimento, delineano gli obiettivi formativi, cognitivi e relazionali adatti a ciascun gruppo sezione/classe. In coerenza ai bisogni formativi emergenti in partenza, individuano i contenuti disciplinari e/o trasversali, attività didattiche, metodi, strumenti e mezzi, tempi, criteri e modalità di verifica e di valutazione e/o certificazione. Il Consiglio di Classe o il Collegio Docenti della Scuola Secondaria definiscono gli obiettivi trasversali e le Unità di Apprendimento che saranno trattati in forma coerente, unitaria ed organica durante l’anno scolastico. Il “Coordinatore” è responsabile dello svolgimento di tali Unità.

Il Collegio Docenti delibera annualmente il P.A.I. (Piano Annuale di Inclusione) tramite il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione), il quale rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola. Tale proposta annuale di inclusività, riferita a tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, è deliberata dal Collegio Docenti e viene elaborata entro il 30 giugno.

B.E.S. Bisogni Educativi Speciali. I Consigli di Classe e il Collegio Docenti della Scuola dell’Infanzia, all’inizio dell’attività didattica, individuano aree di svantaggio scolastico che comprende problematiche diverse, con tre grandi sottocategorie:

  • Disabilità (Legge 104/1992)
  • Disturbi evolutivi (Legge 170/2010)
  • Svantaggio socio economico, linguistico e culturale.

Strumenti privilegiati di apprendimento sono i percorsi di individualizzazione e personalizzazione, redatti in appositi Piani, che hanno lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile, partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti; tali piani sono:

P.E.I. Piano Educativo Individualizzato per gli allievi con disabilità certificata. L’attività didattica prevede anche la presenza dell’insegnante di sostegno per un numero di ore adeguato alle necessità dell’allievo/a; un’equilibrata alternanza tra momenti di attività individualizzata e attività all’interno del gruppo sezione/classe; la dotazione di idonei strumenti; un attento e continuo confronto con le famiglie e con gli specialisti che seguono l’allievo/a; l’accompagnamento dell’alunno/a nel vivere esperienze importanti per la socializzazione.

P.D.P. Piano Didattico Personalizzato per gli allievi DSA certificati che necessitano la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione di lavoro di classe. Con la personalizzazione si persegue l’obiettivo di raggiungere i medesimi obiettivi attraverso itinerari diversi. Il PDP è un contratto condiviso e controfirmato tra il Consiglio di classe e la famiglia; il documento definisce i supporti compensativi e gli interventi dispensativi che possono portare alla realizzazione del successo formativo degli alunni DSA.

Integrazione degli alunni stranieri

L’Istituto registra una presenza di alunni stranieri in tutti i suoi ordini di scuola. Negli anni, si è messo a punto un protocollo di accoglienza e integrazione che ha come obiettivi:

  • Accogliere e inserire nelle classi gli alunni di origine straniera, facilitandone l’ingresso nel sistema educativo e riducendone, per quanto possibile, le crisi di adattamento.
  • Comunicare alle famiglie degli alunni stranieri un clima positivo di accoglienza, apertura e disponibilità, che contribuisca a vincere timori e diffidenze, attraverso relazioni costruttive.
  • Promuovere il successo formativo degli alunni, favorendo l’apprendimento e il raggiungimento degli obiettivi prefissati nella programmazione.

Gli interventi didattici ed educativi sono attuati attraverso un inserimento “dolce” degli alunni migranti, nuovi arrivati, mantenendo contatti con le famiglie di provenienza, elaborazione di programmi e sistemi di valutazione –se necessario- personalizzati. Si attuano tutte le strategie necessarie per permettere agli allievi di affrontare le lezioni alla pari degli altri studenti: possono essere attivati interventi mirati curricolari ed extracurricolari.

Laboratori matematico-scientifici

L’Istituto, facendo proprie le raccomandazioni del Parlamento europeo e del Consiglio relative alle competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), ritiene di fondamentale importanza che i propri studenti acquisiscano in modo sempre più efficace le competenze nell’area matematica e scientifico/tecnologica, organizzando nel corso dell’anno numerose iniziative scientifiche e matematiche (giornate scientifiche, Campionati internazionali di Giochi Matematici, Giochi delle Scienze Sperimentali, giochi matematici a squadre, conferenze a tema, laboratori intersettoriali).

Studenti in scena

L’Istituto, in collaborazione con la specialista di regia teatrale Annamaria Ponzellini, propone da anni percorsi di Teatro inserendoli a pieno titolo nella propria programmazione didattica; l’esperienza teatrale risulta così essere un momento formativo importante. Il laboratorio teatrale dà occasione a molti ragazzi di vivere la scuola in modo diverso: temi e testi vengono affrontanti anche con i linguaggi teatrali, in questo modo il lavoro di ricerca e studio si trasforma in “vissuto”. La trasposizione teatrale, le improvvisazioni guidate di laboratorio, permettono di sperimentare una modalità molto efficace di insegnamento, che passa attraverso il pensiero logico, emotivo e la comunicazione “corporea”, coinvolgendo la globalità della persona.

Oltre alla scoperta di una metodologia nuova di apprendimento, il teatro spinge a sviluppare le capacità comunicative ed espressive dei ragazzi, genera senso di responsabilità e piacere nella comunicazione con il pubblico. La dimensione ludica del laboratorio favorisce poi la socializzazione e la collaborazione fra i partecipanti, chiamati a condividere un medesimo percorso nel rispetto dei loro carismi personali.

Negli anni di impegno nell’ambito teatrale si è convalidata l’idea che il laboratorio è il luogo dove si può giocare con la fantasia, con i linguaggi espressivi, con temi e storie, valorizzando le potenzialità dei ragazzi. L’entusiasmo che ha accompagnato il lavoro sin qui condotto, sia nella fase più propriamente di laboratorio che in quella di allestimento e messa in scena, incita alla continuità, scuola e teatro vogliono provare ancora una volta a viaggiare insieme, attraverso una proposta di laboratorio che permetta di fare teatro tenendo conto del programma, e di fare scuola utilizzando i linguaggi teatrali. L’esperienza di teatro-scuola maturata induce a riproporre un percorso diviso in due parti: una prima parte riservata all’allestimento di uno spettacolo con i ragazzi di seconda media; una seconda dedicata all’approfondimento delle tecniche teatrali per giungere ad un evento finale.

Ogni anno l’esperienza teatrale si attiva tenendo conto dei seguenti elementi:

  • Dinamiche interne della classe
  • Esigenze di ogni persona facente parte del nucleo classe
  • Programma in corso
  • Ottimizzazione di tempi e spazi della scuola
  • Disponibilità alla collaborazione delle famiglie
  • Continuità nell’esperienza teatrale maturata in anni precedenti dalla classe o dai singoli

Laboratorio teatrale

Il progetto teatrale prende forma nella fase di Laboratorio Teatrale, cioè nel momento in cui l’operatore, l’insegnante e la classe incominciano a “giocare con i linguaggi teatrali”. L’aspetto fortemente sperimentale di questa fase permette di:

  • Dare spazio alla creazione personale e di gruppo
  • Conoscere tecniche teatrali
  • Conoscere e guidare le proprie emozioni
  • Spingere ad un comportamento flessibile
  • Prendere coscienza del proprio corpo e delle sue potenzialità espressive
  • Generare fiducia nelle proprie possibilità comunicative
  • Organizzare e gestire responsabilmente i tempi e gli spazi dedicati al laboratorio teatrale
  • Realizzare una messa in scena che coinvolga tutti i ragazzi

Documentazione dell’attivita’

Il primo documento che nasce dal laboratorio teatrale è il copione: esso è la testimonianza del cammino creativo dei ragazzi, cui si affiancano foto, riprese, disegni, relazioni, progetti di costumi e oggetti, che vengono guidati dagli insegnanti stessi.
L’allestimento e lo spettacolo
Nella fase finale dell’esperienza teatrale, vengono coinvolti i genitori nella ricerca degli oggetti indispensabili allo spettacolo. La scelta di creare un percorso che ponga al centro la persona e il gruppo, non toglie la possibilità di lavorare anche sull’ideazione dei costumi e degli oggetti. In questa fase, i ragazzi, guidati dagli insegnanti, coinvolgono i genitori nella ricerca e nella preparazione del materiale necessario. Lo spettacolo risulta essere il momento festivo per eccellenza: le persone coinvolte nell’esperienza (ragazzi, insegnati, genitori) condividono un’esperienza carica di emozione e di compartecipazione.

Lingue europee

L’Istituto organizza per tutte le classi interventi di insegnanti madre lingua della scuola di Inglese NET (New English Teaching): Classi prime: un ciclo di 18 lezioni (da 60 minuti) di Geografia, in orario curricolare, in modalità CLIL Classi seconde e terze: interventi nel corso dell’anno i cui contenuti saranno deliberati dal Consiglio di Classe sulla base delle unità di apprendimento programmate

Certificazioni

I docenti di lingue, per le classi terze, strutturano parte della programmazione curricolare alla preparazione della certificazione di Inglese KEY (KET) presso il British Council e della certificazione di Spagnolo DELE A2 presso l’Istituto Cervantes. La partecipazione agli esami è facoltativa.